Quando si parla di ristrutturazione piscina il mal di testa è dietro l’angolo: sia che tu voglia capire quale tipo di intervento puoi fare, magari per approfittare di qualche bonus o agevolazione fiscale, o cerchi di districarti tra i vari permessi da richiedere, andare in confusione è facilissimo.
Niente paura, oggi, in questo post, cercheremo di fare chiarezza proprio su questi punti. Vedremo 5 casistiche generali in cui possono rientrare vari interventi di ristrutturazione piscina e per ognuno il tipo di permesso solitamente richiesto.
Permessi per ristrutturazione piscina
Partiamo precisando che i permessi da chiedere possono essere di tre tipologie:
- SCIA: Segnalazione certificata di inizio attività;
- CIA o CIL: Comunicazione di inizio attività / Comunicazione di inizio lavori;
- Permesso di costruire.
Ogni intervento edilizio è disciplinato dal Testo Unico dell’Edilizia (TUE) DpR 380/2001 che viene regolarizzato dall’Articolo III, suddividendo in 5 categorie le varie topologie di lavoro.
Vediamole nel dettaglio.
1. Interventi di manutenzione ordinaria
Nella manutenzione ordinaria della piscina rientrano “gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti“.
Cosa intendiamo nello specifico? Parliamo di interventi di:
- Riparazione, rinnovamento o sostituzione di rivestimento, bordi, bocchette di immissione dell’acqua.
- Riparazione, rinnovamento o sostituzione degli impianti idraulico ed elettrico.
- Riparazione, rinnovamento o sostituzione degli impianti di dosaggio automatico.
- Modifica al sistema di depurazione da cloro a sale.
- Per le strutture ricettive e pubbliche, includiamo anche la sostituzione di sanitari e docce (se mantenuti nella stessa posizione).
Per questi interventi quali permesso è necessario?
Se la tua piscina è privata non necessiti di nessuna autorizzazione per effettuare questi lavori.
Se si tratta di piscine con finalità comunale, ovvero rivolte al pubblico e di proprietà dell’istituzione comunale, in quel caso serve un’autorizzazione dal Comune.
2. Interventi di manutenzione straordinaria
Gli interventi di manutenzione straordinaria sono “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso implicanti incremento del carico urbanistico”.
Rientrano in questo categoria:
- Opere di rinnovamento o sostituzione delle parti strutturali della piscina.
- Modifica della forma e della sagoma della vasca.
- Modifica del sistema a skimmer per creazione di quello a sfioro (con realizzazione della vasca di compenso).
- Aggiunta di una nuova vasca a quella esistente (creazione dell’angolo per l’idromassaggio o vasca fisioterapica).
- Interventi finalizzati al risparmio energetico.
Per questa categoria di lavori è necessaria una SCIA.
3. Restauro e risanamento conservativo
Si tratta di lavori che tendono a conservare l’organismo e le funzionalità della piscina con interventi che comprendono “il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi della struttura”.
Nella fattispecie facciamo riferimento a lavori su strutture e piscine già preesistenti “e datate, inserite in edifici storici o con vincoli dove i margini di intervento sono limitati”.
Rientrano quindi tra gli interventi di restauro e risanamento conservativo tutte le opere mirate all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado.
Il documento necessario in questo caso sarà la SCIA.
4. Interventi di ristrutturazione edilizia
Per ristrutturazione edilizia si intendono tutti gli “interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti“.
Parlando di piscine le opere di ristrutturazione possono comprendere:
- La demolizione e ricostruzione della vasca con la stessa volumetria.
- Interventi per adeguamento alla normativa antisismica.
- Interventi di efficientamento e isolamento termico.
Anche in questo caso, il documento da richiedere sarà una SCIA.
5. Nuova costruzione
Tutti gli interventi che non rientrano nei primi quattro casi vengono considerati come nuova costruzione.
Nel caso di nuova costruzione di una piscina (in ambito privato o struttura ricettiva) l’autorizzazione da richiedere varia a seconda di alcuni elementi:
- se la volumetria è superiore al 20% dell’immobile principale;
- se la nuova piscina è funzionalmente autonoma e indipendente dall’immobile principale;
- se la nuova piscina è collocata in aree vincolate e c’è una richiesta espressa degli strumenti urbanistici vigenti
in questi casi è necessario un Permesso di Costruzione.
Per tutte le altre situazioni si può richiedere la SCIA.
Siamo giunti alla fine, speriamo che queste indicazioni possano esserti utili a inquadrare il tipo di intervento che vorresti fare alla tua piscina e a chiedere il giusto permesso al tuo Comune.
Fonte della normativa: Altalex.com