risparmio energetico in piscina

5 soluzioni per il risparmio energetico in piscina

Quando ci si avvicina alla scelta di una piscina la prima domanda a cui si cerca di dare una risposta è: quanto mi costerà? Abbiamo già parlato di quanto costa una piscina ma è da specificare che, una volta completata l’opera, restano i costi di gestione, meno evidenti ma da non trascurare.

Già in fase di progettazione è importante valutare come sia possibile rendere la gestione più efficiente, per ridurre i costi di mantenimento e raggiungere un livello più alto di sostenibilità, contribuendo a preservare l’ambiente. Oppure, se la piscina l’hai già costruita, è possibile prendere degli accorgimenti che possono determinare un certo risparmio energetico.

Impara a conoscere i consumi della tua piscina

evaporazione acqua in piscina

La prima cosa importante per capire come ottenere un risparmio energetico, è comprendere come e dove l’energia viene consumata dalla tua piscina. La vasca può essere pensata come un serbatoio di accumulo termico, dove l’energia prodotta dev’essere mantenuta il più a lungo possibile, riducendo le dispersioni. Esistono inoltre una serie di sistemi accessori (per far circolare l’acqua, filtrarla, illuminare l’impianto, ..) che vanno a costruire il carico elettrico.

A differenza dei grandi impianti pubblici, le piscine private molto spesso non sono progettate con l’ottica dell’efficienza energetica o, comunque, non hanno sistemi di regolazione e controllo complessi. Si può tuttavia ricorrere a diverse soluzioni tecniche o semplici accorgimenti per raggiungere l’obiettivo di risparmio energetico. Vediamo quali.

Impianto termico solare

La fonte energetica più idonea per il riscaldamento di una piscina è il sole e l’adozione di un impianto termico solare può risultare una valida scelta, purchè sia correttamente dimensionata in base alle esigenze che si vogliono coprire.

L’impianto avrebbe l’obiettivo di mantenere la temperatura e riscaldare gradualmente, permettendo di estendere il periodo di utilizzo della piscina (da maggio a settembre), senza però consentirne l’uso per tutto l’anno. Una volta che l’impianto solare ha portato l’acqua della piscina alla temperatura desiderata (in base alla dimensione dell’impianto ci possono volere anche alcune settimane), occorre utilizzare gli strumenti e gli accorgimenti necessari per non far raffreddare la piscina nei periodi di non utilizzo (di notte, per esempio, o durante un’assenza prolungata). In questo caso l’impianto termico solare può mantenere l’acqua della piscina a temperatura a un costo quasi nullo.

La pompa di calore per riscaldare

pompe di calore per piscina

Un’altra alternativa per il riscaldamento dell’acqua di piscina è la pompa di calore che permette di riscaldare l’acqua sfruttando l’inversione del ciclo caldo/freddo. Sono caratterizzate da rendimento elevato, anche a temperature molto basse, e sono efficienti in termini di tempo necessario per il raggiungimento della temperatura desiderata, così come per il suo mantenimento  costante.
Nella scelta della pompa di calore è necessario porre attenzione a due fattori: il rendimento e la rumorosità. Le pompe di calore più performanti hanno un costo più elevato ma, dato il maggior rendimento, consentono una riduzione dei costi tali da determinare un tempo di ritorno inferiore rispetto ai prodotti più economici.

È scontato sottolineare che il massimo dell’efficienza e del risparmio si otterrebbe integrando la pompa di calore con un impianto solare fotovoltaico, che permetterebbe di coprire il consumo elettrico nella bella stagione.

 

Ridurre le dispersioni

Come osservato in precedenza, è importante dotarsi di sistemi di produzione efficiente dell’energia, ma è altrettanto determinante non sprecare l’energia prodotta, limitandone il più possibile le dispersioni. Da un punto di vista termico, le piscine scambiano energia per contribuzione, convenzione ed irraggiamento.
Sarebbe quindi opportuno ridurre il fattore convettivo di dispersione del calore, determinato dal vento. Può aiutare l’uso di schermature (anche naturali con le piante), per limitare l’esposizione al vento nella zona della piscina. Le schermature devono essere ovviamente realizzate evitando di fare ombra sulla vasca, per non ridurre l’apporto solare al riscaldamento dell’acqua.

I tanti benefici della copertura

Copertura isotermica per piscina esterna

Per ridurre drasticamente l’effetto del vento e, soprattutto, dell’evaporazione, è opportuno invece fare uso di coperture isotermiche. Circa il 90% dell’energia dispersa dalla superficie di una piscina è attribuibile all’evaporazione. Questa comporta, oltre al costo per l’energia dispersa, un costo aggiuntivo legato alla dispersione di acqua e prodotti di sanificazione.
Le coperture risultano dunque indispensabili per annullare quasi completamente i costi di riscaldamento, nel caso di impianto termico solare, dato che possono ridurre al minimo la perdita di energia nei periodi di non utilizzo, quali la notte, e per limitarsi al solo mantenimento della temperatura di giorno, a piscina scoperta, quando il sole ci garantisce produzione di calore.
Inoltre le coperture riducono il deposito di sporco all’interno della piscina, accorciando il tempo necessario alla pulizia della vasca.

Infine, diminuendo l’evaporazione dell’acqua userai meno prodotti chimici, con un conseguente risparmio di denaro. 

Scopri come scegliere la copertura più adatta alla tua piscina.

Il consumo elettrico

Oltre ai costi per il consumo di energia termica, buona parte dei costi di gestione di una piscina è dovuta ai componenti a consumo elettrico.

  • Circolazione dell’acqua: la circolazione è affidata a una pompa a velocità fissa e non si vuole sostituirla, potrebbe essere utile usare un timer, in modo da non far circolare continuamente, ma solo nei momenti in cui l’elettricità ha un costo inferiore, oppure quando si ha disponibilità da un eventuale impianto fotovoltaico.
  • Illuminazione piscina: in questo caso la sostituzione delle vecchie lampade con sistemi a led consente un risparmio energetico fino all’80% a parità di luce emessa, oltre al vantaggio di una durata superiore rispetto alle lampadine tradizionali

Filtraggio dell’acqua

Il filtraggio dell’acqua merita un capitolo a parte. Quando si parla di risparmio energetico legato alle piscine, non pensi subito che il filtro e le bocchette possano aiutarti a risparmiare energia e denaro. Credi che servano solo per avere un’acqua trasparente e pulita in cui fare il bagno. In realtà, pulire questi due elementi regolarmente è importante anche per evitare il sovraccarico della pompa di filtraggio e dell’impianto di circolazione, che causerebbe uno spreco di energia. Inoltre il filtro sporco o maltenuto potrebbe portare a una perdita idrica.

Per ottenere un risparmio energetico ancora maggiore e per contribuire ulteriormente alla salvaguardia dell’ambiente, potresti cambiare la tipologia di filtro della tua piscina. In commercio puoi trovare due valide alternative:  i filtri a cartuccia e le cariche filtranti Fibalon©, che sono leggeri, facili da pulire ed economici. Qui sotto ti spiegheremo meglio i vantaggi di questi due filtri.

  • Filtri a cartuccia: il filtro a cartuccia di forma cilindrica permette di ridurre drasticamente le perdite d’acqua. Aumenta, quindi, l‘efficacia energetica dell’impianto, circa il 50% in più rispetto ai filtri a cartuccia singola. Inoltre la bocchetta è sopraelevata di 60 cm, che assicura un ulteriore risparmio di energia.
    Va pulito ogni 4/6 settimane, o anche meno se la piscina viene protetta con una copertura isotermica, quindi diminuisce la quantità di acqua utilizzata per la manutenzione. 
  • Fibalon®: carica filtrante innovativa, progettata in Germania. È una piccola pallina morbida, creata con fibre di plastica riciclata e vetro fosfato di argento, che è un potente biocida. 1 sacchetto da 350 gr di Fibalon®, corrisponde a 25 kg di sabbia e hanno la stessa aspettativa di vita, tra i 3 e i 5 anni. Per pulirlo è sufficiente passarlo sotto l’acqua corrente. I controlavaggi sono poco frequenti, poiché riesce a raccogliere fino a 74 kg di sporcizia.
    Il suo smaltimento è semplicissimo: a differenza della sabbia, non necessita di un costoso recupero speciale, ma può essere smaltito come un normale rifiuto indifferenziato.
    Fibalon® può essere utilizzato in qualsiasi tipo di piscina, anche quella con acqua salata ed è compatibile con tutti i tipi di filtro.

Queste sono solo alcune soluzioni per rendere più sostenibile la tua piscina. Naturalmente non esiste un’unica soluzione valida per tutti gli impianti, ma è bene valutare caso per caso come intervenire in funzione dei bisogni specifici della piscina.

A proposito di Danilo A.

Ciao, sono Danilo! Mi occupo da anni di tutto ciò che riguarda il riscaldamento piscina e l’efficienza energetica, due temi sempre più importanti per chi vuole godersi al meglio la propria piscina senza sprechi. Oltre a questo, sono specializzato in sistemi di filtrazione e riparazione di accessori, perché mantenere tutto in perfette condizioni è fondamentale per garantire un utilizzo ottimale e sicuro dell’impianto. Su BlogPiscine, mi piace condividere consigli pratici e soluzioni tecniche per aiutarti a migliorare il comfort e l’efficienza della tua piscina, risparmiando energia e tempo. Se stai cercando modi per prolungare la stagione balneare o per mantenere la tua piscina al meglio senza complicazioni, seguimi: troverai tutte le risposte che cerchi!

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