Una delle preoccupazioni più ricorrenti tra chi ha intenzione di costruire una vasca interrata a casa propria sono le tasse per piscine interrate. Oltre a sapere quanto costa materialmente una piscina, infatti, bisogna sapere anche quali sono i costi fiscali che comporterà la sua costruzione.
L’argomento è complesso e spesso diventa sorgente di grandi dubbi. Abbiamo quindi pensato di raccogliere le domande più frequenti per dare un risposta esaustiva e fornirti un quadro più chiaro della situazione riguardo le tasse per piscine interrate. In questo modo potrai pianificare al meglio la costruzione della tua nuova piscina, senza sforare il budget.
La piscina interrata aumenta il valore dell’immobile?
Iniziamo mettendo in evidenza uno dei vantaggi principali della costruzione di una piscina. Oltre agli evidenti benefici su corpo e mente, la presenza di una piscina interrata comporta un interessante vantaggio economico, aumentando il valore del tuo immobile.
Secondo le ricerche effettuate da esperti in campo immobiliare, in media il valore della casa aumenta:
- Del 10-11% quando si installa una piscina interrata nella propria residenza.
- Del 20% in seguito ai lavori effettuati a piscine interrate grandi o lussuose.
- Del 50% in fase di affitto se una villa possiede con piscina.
Questi valori possono chiaramente variare in base alla zona in cui è situato l’immobile (anche del 16% in più in grandi città come Roma o Milano) o se la piscina è in possesso di particolari accessori (come illuminazione subacquea, idromassaggio e cascate, sistemi di domotica).
Tasse piscina interrata: il possesso ne comporta?
Andiamo dritti al punto.
No, di per sé, non comporta alcuna tassa. Le uniche tasse che derivano direttamente dalla costruzione di una piscina sono in realtà i costi amministrativi dei permessi che vanno preventivamente richiesti (DIA o permesso di costruire, a seconda della situazione).
A questo proposito puoi approfondire l’argomento burocrazia leggendo i nostri articoli.
La tasse per piscina interrata sono previste solo nel caso in cui, con la sua presenza, modifichi la categoria catastale dell’abitazione, facendola passare alla categoria A/1 Abitazioni di tipo signorile (anche dette abitazioni di lusso).
La maggior parte delle abitazioni rientra nelle categorie da A/2 ad A/7 e può usufruire delle agevolazioni come prima casa (facendo schizzare l’imposta dal 2% al 9% del valore catastale), che invece non si possono ottenere se l’abitazione viene passata alla categoria A/1.
Quando una piscina determina il passaggio ad abitazione di lusso?

Le condizioni perchè un’abitazione venga classificata come signorile sono chiaramente esposte nel decreto del 2 Agosto 1969 a cura del ministero dei lavori pubblici. Questo elenca una serie di condizioni sufficienti per cui un’abitazione venga considerata di lusso.
All’articolo 4 è chiaramente specificato che condizione sufficiente perché l’abitazione sia considerata di lusso (categoria catastale A/1) è che siano dotate di una piscina di almeno 80 m2.
Importante notare che il decreto fa specifico riferimento ad abitazioni unifamiliari.
Importante anche notare che una abitazione di lusso non può al contempo rientrare nella categoria A/6, cioè edifici a uso rurale, anche se ne rispetterebbe le altre specifiche.
Riportiamo il testo dell’articolo:
Oltre a questa condizione che da sola è sufficiente per modificare la classificazione catastale facendola passare ad A/1 ve n’è un’altra che, in conscorso con altre tre caratteristiche, diventa sufficiente per il passaggio. Il decreto, all’articolo 8, segnala chiaramente che sono da considerarsi abitazioni signorili:
Le case e le singole unita’ immobiliari che abbiano oltre 4 caratteristiche
tra quelle della tabella allegata al presente decreto.
La tabella delle caratteristiche è la seguente, il punto di nostro interesse è o), nel quale viene chiaramente indicato come una piscina, di qualunque dimensione (con “in muratura” è da intendersi genericamente “interrata”) sia una condizione che, assommata ad altre 3 della lista, comporta il passaggio di classe dell’abitazione.
Punto | Caratteristiche | Specificazione delle caratteristiche |
a) | Superficie dell’appartamento | Superficie utile complessiva superiore a mq 160, esclusi dal computo terrazze e balconi, cantine, soffitte, scale e posto macchine. |
b) | Terrazze a livello coperte e scoperte e balconi | Quando la loro superficie utile complessiva supera mq 65 a servizio di una singola unita’ immobiliare urbana. |
c) | Ascensori | Quando vi sia piu’ di un ascensore per ogni scala, ogni ascensore in piu’ conta per una caratteristica se la scala serve meno di 7 piani sopraelevati. |
d) | Scala di servizio | Quando non sia prescritta da leggi, regolamenti o imposta a necessita’ di prevenzione di infortuni od incendi. |
e) | Montacarichi o ascensore di servizio | Quando sono a servizio di meno di 4 piani. |
f) | Scala principale |
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g) | Altezza libera netta del piano | Superiore a m. 3,30 salvo che regolamenti edilizi prevedano altezze minime superiori. |
h) | Porte di ingresso agli appartamenti da scala interna |
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i) | Infissi interni | Come alle lettere a), b), c) della caratteristica h) anche se tamburati qualora la loro superficie complessiva superi il 50% (cinquanta per cento) della superficie totale. |
l) | Pavimenti | Eseguiti per una superficie complessiva superiore al 50% (cinquanta per cento) della superficie utile totale dell’appartamento:
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m) | Pareti | Quando per oltre il 30% (trenta per cento) della loro superficie complessiva siano:
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n) | Soffitti | Se a cassettoni decorati oppure decorati con stucchi tirati sul posto dipinti a mano, escluse le piccole sagome di distacco fra pareti e soffitti. |
o) | Piscina | Coperta o scoperta, in muratura, quando sia a servizio di un edificio o di un complesso di edifici comprendenti meno di 15 unita’ immobiliari. |
p) | Campo da tennis | Quando sia a servizio di un edificio o di un complesso di edifici comprendenti meno di 15 unita’ immobiliari. |
In molti articoli online è stata riportata una spiegazione erronea che è importante rettificare. Si dice spesso che la condizione degli 80 m2 non è sufficiente a decretare il cambio di categoria catastale il che apparirà un’interpretazione chiaramente erronea a chiunque voglia dare un’occhiata al decreto in oggetto.
Come influenza la rendita catastale?
La piscina va accatastata, il che andrà inevitabilmente a influire sulla rendita catastale dell’immobile, andando a incidere sul conto dell’IMU o delle tasse sulla casa in generale. Questo aumento è comunque contenuto, difficile da determinare in quanto riguarda in buona parte i regolamenti comunali.
Nel caso di piscina inferiore agli 80 m2, è considerata vano accessorio indiretto, conta per 1/4 di vano, e l’eventuale aggravio catastale sarà molto ridotto.
La classe corretta per accatastare una piscina è la C/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro).
Tasse piscina interrata: ti devi dunque preoccupare?

No. Nonostante le tasse per piscina interrata siano sempre un argomento preoccupante, le condizioni per le quali potresti ritrovarti con una casa di lusso non sono così facili da realizzare. Innanzitutto una piscina di 80 m2 è piuttosto grande.
Solitamente la dimensione massima per le piscine residenziali è 12 x 6 metri, ovvero 72 m2 e si tratta già di una piscina molto grande per un utilizzo privato. Se invece guardiamo alla seconda condizione, vediamo come è probabile che, se una casa viene considerata di lusso, lo sia anche senza la piscina, in quanto si tratta spesso di caratteristiche di pregio facilmente assommabili tra loro quanto difficilmente definibili.
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per fare chiarezza sull’argomento delle tasse per piscina interrata. Se hai altri dubbi scrivici nei commenti!
Fate riferimento ad una normativa superata da quasi 2 anni
Grazie per la segnalazione Nicola, abbiamo giusto in programma un nuovo post, con aggiornamenti sull’argomento.
Buona giornata!
Salve, novità per l’aggiornamento preannunciato? Grazie
Buongiorno Mimmo, l’articolo è stato aggiornato e ne abbiamo pubblicati altri relativi alle normative sulle piscine. Può visualizzare la raccolta a questo link: https://www.blogpiscine.com/category/normative-piscine-interrate/
Intendo realizzare una piscina privata ed interrata di circa mq 40, a servizio della casa di proprietà unifamiliare. Il Comune interpellato mi ha detto di presentare una SCIA e mi ha anche detto che devo pagare gli Oneri Concessori e il supplemento sul Coso di Costruzione. E’ giusto?
Buongiorno Giacomo. Il Comune è la fonte più attendibile di informazioni riguardo costi e permessi di costruzione di piscine, quindi può attenersi a ciò che le hanno detto.
Volevo sapere quanto costa la manutenzione annuale di una piscina Grazie
Buongiorno Giulio, senza conoscere il tipo di piscina di cui parliamo non saprei darle un valore preciso, tenga conto che comprendono fondamentalemente i vari strumenti per la pulizia della piscina come il robot (che si acquista una volta) e i prodotti chimici (che invece vanno comprati periodicamente) ed eventualmente un accessorio di copertura (anche questo riutilizzabile per più stagioni).
Il comune di Perugia mi chiede il pagamento dell’ IMU per la sola piscina accatastata in C4, tenuto conto che e pertinenziale alla casa unifamiliare di abitazione A7. La piscina e 10×5 privata e non ai fini di lucro. Il bello è che mi applica le sanzioni dal 2011 (ICI) ad oggi (IMU). Qui parliamo di prima casa di abitazione, la piscina per il comune, non fa parte della pertinenza quindi non soggetta ad agevolazione. Chiedo se possibile avere chiarimento GRAZIE
Buongiorno Antonio, non conoscendo la sua situazione nel detaglio ci è difficile potergli dare qualche indicazione precisa. Considerando che, da quello che ho capito, le viene chiesta una somma ingnte di denaro, le consiglierei di rivolgersi ad un professionista per avere un quadro completo su come procedere.
All’inizio dell’articolo si citano 80mq. Alla fine diventano 80mc. Quale è la misura giusta?
Grazie
Buongiorno Sergio, può cortesemente indicarmi dove ha trovato “80mc” all’interno dell’articolo? Trovo riferimenti solo a m² (mq).
Grazie
Sulla seconda casa quale tassa verrà graverà
Buongiorno Angelina, per quanto riguarda l’argomento trattato nell’articolo, quanto scritto vale anche per le seconde case.
Il limite di 80 mq delle dimensioni di una piscina per non avere un aggravio fiscale come si calcolano? Interni ovvero la superficie coperta dall’acqua o esterni, ovvero comprendendo la muratura in cemento armato?
E’ vero che ogni comune può stabilire dimensioni differenti (Dagli 80mq) per la tassazione IMU?
Buongiorno Massimo, gli 80m² sono da intendersi considerando lo specchio dell’acqua (quindi struttura o eventuali bordi esclusi).
È possibile, consigliamo sempre di informarsi direttamente dal Comune di appartenenza per chiarire questi dubbi.
esistono agevolazioni IVA per l’acquisto di piscine fuori terra?
Buonasera Piero, la invitiamo a leggere l’articolo dedicato alle aliquote IVA per l’acquisto di una piscina privata.
io voglio comprare la piscina per il nostro condominio di Mogliano Veneto
Bene! Auguri!
Buongiorno,
avrei un quesito, spero riuscite ad aiutarmi.
Ho una piscina interrata rettangolre il cui specchio d’acqua misura 7,95cm. x 9,95cm pertanto circa 79m2. Considerando però l’annessa scala romana a forma di semicerchio, che ha una superficie di 6m2, supero ampiamente gli 80m2.
Vorrei sapere se secondo voi la scala romana composta da gradini concorre al calcolo della superficie totale della piscina.
Grazie