Quando arriva il caldo, non c’è nulla di meglio di un bel bagno rinfrescante in piscina. È il luogo di svago e relax per eccellenza, si può nuotare, fare dei giochi, prendere il sole sui gonfiabili. Cosa si può volere di più?
Semplice! Un trampolino sul bordo vasca!
Siamo certi che i bambini impazziranno dalla gioia, ma anche gli adulti non riusciranno a resistere al loro fascino. Raddoppia il divertimento facendo degli spettacolari tuffi o organizzando delle gare.
Oltre a questo possono diventare un elemento che impreziosisce la tua vasca, grazie ai diversi colori e forme disponibili.
Il trampolino per piscina è un accessorio splendido, ma è fondamentale considerare diversi aspetti prima di installarne uno, scopriamoli insieme.
Altezza della vasca
L’altezza della vasca è forse la variabile più importante a cui prestare attenzione, perché determina la possibilità o meno da installare il trampolino sul bordo della tua piscina.
Se la profondità è poca ci si potrebbe fare male. Per questo è importante prevedere una zona apposita, già in fase di progettazione.
Nel caso delle piscine private, la scelta della profondità non è regolata da norme. Per evitare incidenti, però, ti consigliamo di prevedere un’area alta almeno 2 m/2.50 m.
Non è necessario progettare un fondo piano di altezza costante, ma puoi optare per uno a profondità variabile. Un’ opzione è costruire un fondo inclinato, che scende progressivamente, così da avere una parte adatta al nuoto e una ai tuffi.
In alternativa è possibile scegliere un fondo a tramoggia, ovvero creare una zona del fondo a forma di piramide tronca, di profondità maggiore.
Una terza scelta è data dalla possibilità di creare 2 sezioni di diverse altezze nella vasca, una più bassa e una più alta,collegate da una piccola discesa o scalino.
Rivolgendoti ad un’impresa specializzata, puoi valutare l’altezza, il tipo di fondo e di conseguenza anche la tipologia di trampolino la sua lunghezza e la posizione migliore, creando una piscina su misura per te.
![](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/fondo-piscina-1.png)
Lunghezza della pedana
La lunghezza della pedana e la distanza dalla superficie sono influenzati dalla profondità della tua vasca. Infatti più lunga è la tavola e più distante è dall’acqua, più la vasca deve essere alta.
Se l’altezza è di 2 metri, la tavola deve essere di 80 cm, invece può essere di 1 m, se la piscina è alta 2,30/2,50 m. La distanza dall’acqua deve essere tra i 40 e i 60 cm circa, in base al modello.
Materiale
I trampolini possono essere di diversi materiali, ma quello più utilizzato è sicuramente la vetroresina, ovvero plastica rinforzata con fibra di vetro.
Questo è un composto molto resistente sia all’erosione causata dai prodotti chimici, che dalle intemperie. Inoltre è piuttosto elastico, quindi risponde bene alle sollecitazioni. Dobbiamo ricordare, però che i trampolini per piscine domestiche sono progettati per sopportare dei carichi non eccessivi, quindi è importante considerare questo aspetto prima di acquistarlo. La superficie della pedana deve essere antisdrucciolo, così da evitare delle cadute accidentali, dovute allo scivolamento.
Modello
Esistono 4 modelli di trampolini per piscine private: delfino, rana, dynamic e kanguro. Differiscono tra loro per la forma, dritta a onda o curva e per il fissaggio.
Il modello Kanguro è il più diffuso e si distingue per la pedana dritta e il supporto cilindrico a volte anche regolabile, da fissare al pavimento. Sporge dalla vasca di circa 60 cm ed è perfetto per piscine profonde almeno 2.40 m.
Il trampolino Rana è il più standard. È attaccato al pavimento con 2 archi in acciaio inox e la tavola in vetroresina può essere anche piuttosto lunga, quindi si adatta anche a vasche piuttosto grandi.
Delfino è sicuramente il più moderno, dalla caratteristica forma a onda. Abbellisce ogni giardino, donando eleganza al bordo vasca. L’altezza dalla superficie è di 40 cm, quindi è perfetto anche per i più piccoli.
Balestra è un trampolino dal basamento particolare a forma di C. La pedana è lunga 1,80 m e sporge dall’acqua di soli i 25 cm.
L’ultimo modello è il Dynamic, dalla forma curva e dal basamento ampio, che assicura grande stabilità e una buona sopportazione del peso.
![](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/kanguro-trampolino-piscina-2.png)
![](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/trampolino-modello-delfino-2.png)
![](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/trampolino-piscina-dynamic-2.png)
![](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/trampolino-piscina-rana-2.png)
![](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/balestratrampolino.jpg)
Ancoraggio
![Ancoraggio trampolino piscina](https://www.blogpiscine.com/wp-content/uploads/2023/08/ancoraggio-trampoloino-piscina.png)
L’ancoraggio del trampolino, come si può ben immaginare, contribuisce in larga parte alla sicurezza. Fissarlo correttamente al suolo permette di renderlo stabile e di sopportare correttamente le sollecitazioni.
Qualsiasi tipo di trampolino e di ancoraggio necessita del fissaggio, attraverso viti, bussone ecc., nel pavimento sotto il trampolino. Dovrai necessariamente sollevare le assi del deck, o fare un piccolo buco nella pavimentazione.
Manutenzione
Anche la manutenzione è un aspetto piuttosto scontato. Talvolta, però tendiamo a dimenticarci o a rimandarla. Verifica sempre, soprattutto a inizio stagione, che sia ben fissato, che non si siano crepe e che la superficie sia ancora antiscivolo.
In caso contrario, si possono facilmente trovare dei ricambi per sostituire le parti usurate, tornando in un attimo a fare spettacolari tuffi.
Aggiungere un trampolino alla tua piscina, può davvero fare la differenza, rendendo una semplice nuotata un momento divertente da ricordare.
Bastano pochi piccoli accorgimenti per garantire a te e ai tuoi cari un’estate piena di sicurezza e divertimento!