Hai mai sentito parlare della normativa UNI EN 16713? Se hai una piscina privata, dovresti conoscerla. In questo articolo, esploreremo insieme tutti gli aspetti tecnici e pratici di questa legge europea adottata dall’Italia nel 2016, che regola la gestione dei sistemi di circolazione e filtrazione. Si parla anche dei test, che i produttori dei componenti e i professionisti che si occupano del montaggio devono eseguire. Assicurandoti che tutte le prove fondamentali vengano eseguite, potrai essere certo di avere una piscina totalmente sicura e pronta all’uso.
Prima di entrare nei dettagli della UNI EN 16713, è importante comprendere cosa si intende per “piscina privata”. Secondo la UNI EN 15288-1, una piscina è considerata privata quando viene utilizzata esclusivamente per i parenti o gli ospiti del proprietario o del gestore, inclusi coloro che affittano abitazioni per uso familiare.
La UNI EN 16713 regolamenta solo ed esclusivamente questa tipologia di vasche, mentre non comprende quelle pubbliche, le spa (a uso pubblico o privato) e le piscine giocattolo.
La UNI EN 16713 è suddivisa in tre parti fondamentali: sistemi di filtrazione, di circolazione e valori dell’acqua. Ognuna di queste sezioni è progettata per garantire la massima sicurezza e qualità nella gestione della tua piscina.
Vediamo insieme gli aspetti più importanti di queste sezioni!
1. I sistemi di filtrazione (UNI EN 16713-1)
Questa parte non stabilisce un numero esatto di filtri, pompe o altri componenti, ma mette l’accento sull’importanza di progettare il sistema di circolazione in base alle dimensioni, alla posizione e alla forma della piscina.
La sezione iniziale della UNI EN 16713 tratta della massima velocità di filtrazione per ogni tipo di filtro esistente e sottolinea che, indipendentemente dalla velocità, ognuno deve dimostrare l’efficienza di pulizia, attraverso appositi test. Questi servono a misurare la torbidità di un filtro dopo 20 cicli di filtrazione, la resistenza alla pressione e alla depressione. Devono essere svolti da personale specializzato in sede di produzione e i risultati devono essere forniti all’acquirente, così da poter confrontare i diversi prodotti liberamente.
Oltre a questi dati devono essere comunicati anche:
- manuale d’uso e manutenzione del filtro
- tensione, frequenza e potenza in ingresso per i componenti elettrici (se necessario)
- tipologia di materiale filtrante e la possibili sostituzioni
- la percentuale di efficienza di riduzione della torbidità TBR
- la massa trattenuta in g (prova DP20)
- specifica del produttore per il valore limite di pulizia
- portata nominale del filtro o dell’unità di filtrazione (in m³/h con l’approssimazione di 0,5 m³/h)
- caratteristiche dei raccordi.
Talvolta è presente anche la capacità di ritenzione (CRΔP espressa in g di ISO CTD) ed efficienza di filtrazione media a 45 μm.
2. I sistemi di circolazione (UNI EN 16713-2)
La norma non indica il numero esatto di filtri, pompe, prese di fondo o skimmer necessari, ma lascia al costruttore ampia libertà. L’unica indicazione presente dice che il sistema di distruzione deve essere progettato tenendo conto, oltre che della dimensione, anche della posizione in cui si trova e della forma. Non devono esserci punti privi di circolazione interna, così da mantenere sempre l’acqua in salute.
Non viene definito un calcolo preciso, ma è necessario tenere conto di elementi quali:
- l’acqua spostata da giochi
- il vento, che crea un moto ondoso
- l’acqua spostata dai bagnanti
- l’acqua per il controlavaggio
- livello minimo per non aspirare aria dall’esterno
Inoltre la UNI EN 16713-2 sancisce che il tempo massimo di ricircolo non deve superare le 8 ore, questo vuol dire che tutta l’acqua all’interno della vasca deve essere filtrata e reimmessa in piscina in questo arco temporale.
Per quanto riguarda gli skimmer devono trovarsi in posizione contraria rispetto ai venti dominanti e il coperchio, da cui si accede al cestello, deve essere resistente, per sopportare il calpestio.
Riguardo l’aspirazione, la norma suggerisce di aspirare l’acqua per ⅔ dagli skimmer e ⅓ dalle prese di fondo, bilanciando l’aspirazione tra i diversi dispositivi.
Questi strumenti devono essere sottoposti a test per l’ostruzione delle griglie di aspirazione e per l’intrappolamento di parti del corpo e dei capelli, in modo da ridurre al minimo i rischi per gli utilizzatori.
3. I corretti valori dell’acqua (UNI EN 16713-3)
L’ultima parte della normativa definisce i valori corretti per vari parametri dell’acqua, come limpidezza, colore, torbidità, concentrazione dei nitrati e molti altri. Mantenere questi valori entro i limiti indicati è essenziale per garantire una piscina sicura e di alta qualità.
Conoscere la normativa UNI EN 16713 è fondamentale per tutti i proprietari di piscine private. Ti fornisce le linee guida necessarie per valutare correttamente i componenti della tua piscina e garantirne il corretto funzionamento nel corso degli anni. Se desideri fare il bagno in tutta sicurezza e goderti la tua piscina al massimo, rispettare la UNI EN 16713 è la chiave per farlo al meglio.