Intervista a Marcello Colli di BSVillage sull’edizione 2011 della Fiera di Barcellona

Il punto di vista di un imprenditore del settore sulla fiera, sulla situazione presente e sugli sviluppi futuri.

Fiera di Barcellona sulle Piscine edizione 2011

Marcello Colli è il giovane amministratore di BSVillage, una società di Reggio Emilia che si occupa di vendita on-line di materiale e componenti per piscine.
Gli abbiamo chiesto di raccontarci le impressioni ricavate dalla sua visita alla appena terminata l’edizione della Fiera di Barcellona.

Come le è sembrata l’edizione appena trascorsa della Fiera di Barcellona?

La prima impressione è quella di un settore in profonda sofferenza, vista la consistente riduzione di espositori presenti. Infatti non si è riusciti a riempire due padiglioni, mentre due anni fa, quando già si era registrata una riduzione rispetto alla edizione precedente, erano tre.

A cosa è dovuta, secondo lei, questa riduzione di espositori?

Sicuramente la crisi economica in atto ha fatto si che molte aziende siano state costrette a chiudere o stiano per farlo, e che altre debbano drasticamente ridurre i costi. I costi della partecipazione alle fiere sono ancora troppo alti e oggi la resa in termini commerciali, con la “concorrenza” di internet, non è più tale da giustificarli.

La presenza di visitatori invece le è sembrata soddisfacente?

Sicuramente le dimensioni ridotte della esposizione ha fatto sì che gli espositori presenti abbiano raccolto un numero soddisfacente di contatti, anche se è sembrato che anche il numero di espositori sia in calo.

N.d.R. Il fatto che già dalla scorsa edizione la Fiera di Barcellona non abbia emanato nessun comunicato contenente i dati a chiusura della fiera è significativo del calo che indubbiamente c’è stato, sia per gli espositori che per i visitatori.

A parte questa contrazione, ha notato qualcosa di interessante o di nuovo ?

No, purtroppo non era presente nessuna novità di rilievo. Da molti, forse troppi, anni il nostro settore soffre di una scarsa innovazione. Mancano idee nuove, soluzioni tecniche innovative e valide che consentano da una parte di risparmiare e dall’altra di realizzare prodotti migliori e duraturi.

La presenza internazionale come è stata?

L’Europa era rappresentata quasi esclusivamente da Italia e Spagna, con poche ditte francesi e qualche espositore dell’Est. Molti invece gli espositori asiatici, che da tempo propongono direttamente i prodotti che già realizzano per molte aziende europee. La sensazione purtroppo è quella che sia possibile acquistare direttamente dai produttori asiatici i componenti che vengono venduti dalle ditte europee con prezzi più alti e con marchio proprio.

Insomma, pare di rilevare un quadro a tinte piuttosto fosche…

Effettivamente si, ma la ragione va ricercata in un mercato che non evolve, che fatica a comprendere le modifiche ormai strutturali alle quali è soggetto l’atteggiamento del consumatore. Siamo in un mondo economicamente rivoluzionato e bisogna prenderne atto, modificando radicalmente il proprio approccio. In questa fiera ho invece visto una fortissima resistenza a far si che tutto resti com’è, come se fosse sufficiente resistere ed attendere che passi la burrasca. E’ un atteggiamento sbagliato, a mio parere, che può portare solo a peggiorare le cose.

Fonte articolo: Rassegne Stampa di Professione Acqua

Salone fiera delle Piscine di Barcellona 2011

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