La piscina autosufficiente rappresenta il futuro del settore, grazie alla capacità di combinare efficienza energetica, riduzione degli sprechi e rispetto per l’ambiente. Questa innovativa soluzione consente di trasformare una piscina tradizionale in un’oasi di benessere sostenibile, sfruttando tecnologie avanzate e risorse naturali.
In Italia, questa tipologia di vasca è stata portata all’attenzione del pubblico per la prima volta nel 2017, grazie alla rivista di settore “Piscine Oggi”.
Ma cosa rende una piscina realmente autosufficiente? E come è possibile progettare una piscina a impatto zero? Approfondiamo questo tema per scoprire come tecnologie d’avanguardia e soluzioni eco-friendly possano rendere realtà l’idea di una piscina che rispetta il pianeta.
Cos’è una piscina autosufficiente?
Una piscina autosufficiente è progettata per minimizzare il consumo di risorse idriche ed energetiche, puntando a un impatto ambientale pari a zero. Questo non significa rinunciare al comfort o alle funzionalità: al contrario, una piscina autosufficiente è dotata di accessori all’avanguardia e sistemi di automazione che semplificano la gestione quotidiana.Grazie all’integrazione di tecnologie intelligenti e materiali ecologici, questa tipologia di piscina consente di ridurre al minimo la fatica, migliorando al tempo stesso l’efficienza e la sostenibilità. Una scelta ideale per chi desidera una soluzione moderna e rispettosa dell’ambiente, senza compromessi sul relax e sul benessere.
Quali sono i criteri per avere una piscina autosufficiente?
Una piscina autosufficiente deve rispettare alcuni criteri per essere definita tale. Ecco le caratteristiche che non possono mancare.
Cisterne per il recupero dell’acqua piovana
Un sistema di cisterne consente di raccogliere, depurare e riutilizzare l’acqua piovana, riducendo sensibilmente il consumo idrico della piscina. È ideale per mantenere il livello dell’acqua costante, evitando la dipendenza dalla rete idrica tradizionale.
L’acqua piovana può anche essere impiegata per irrigare il giardino e, se opportunamente depurata, per il consumo umano. Analisi specifiche dimostrano che l’acqua raccolta, sono i primi 20 litri a essere, solitamente, i più contaminati, è generalmente pulita e richiede meno trattamenti chimici.
In linea di massima, la capacità della cisterna dovrebbe essere pari a circa un decimo del fabbisogno idrico. Questa soluzione è già ampiamente adottata in aree aride come l’Australia e la California, dove la conservazione dell’acqua è essenziale per far fronte a condizioni climatiche estreme e frequenti incendi.
Sistemi adeguati di controlavaggio
Per ottimizzare il consumo di una risorsa preziosa come l’acqua, è essenziale fare attenzione anche alle operazioni di manutenzione ordinaria che spesso eseguiamo in modo automatico.
Un esempio significativo è il controlavaggio del filtro, che comporta un notevole spreco d’acqua se non gestito correttamente. Per evitare questa perdita, è consigliabile integrare un sistema di declorazione in linea. Questa soluzione consente di riciclare l’acqua utilizzata durante il controlavaggio, rendendola disponibile per altre attività quotidiane, come l’irrigazione di orti e giardini.
Adottare un sistema simile non solo riduce l’impatto ambientale, ma rappresenta anche un notevole risparmio idrico nel lungo termine, rendendo la piscina più sostenibile.
Produzione di energia da fonti rinnovabili per una piscina autosufficiente ecosostenibile
In una piscina autosufficiente, i pannelli fotovoltaici o solari sono elementi essenziali per ridurre il consumo di energia tradizionale. Questi dispositivi sfruttano i raggi del Sole per generare elettricità o calore, contribuendo al riscaldamento dell’acqua della piscina.
Esistono diverse tipologie di pannelli solari, ognuna con specifiche funzionalità: quelli fotovoltaici convertono la luce in elettricità, mentre i pannelli solari termici riscaldano direttamente l’acqua. L’energia prodotta in eccesso può essere accumulata in batterie, garantendo una riserva da utilizzare durante le giornate meno soleggiate o in orari serali.
Per la gestione della piscina, l’energia generata dai pannelli può alimentare diversi sistemi: la pompa di calore, la centralina automatica per il controllo dei livelli di pH e cloro, e persino il decloratore.
Grazie a questa tecnologia, non solo si riducono le emissioni di gas serra abbattendo il consumo di combustibili fossili, ma si ottiene anche un significativo risparmio in bolletta.
Sistemi di riduzione del consumo elettrico
Oltre all’impiego di pannelli solari, è possibile adottare altre strategie per diminuire il consumo di energia elettrica associato alla gestione della piscina. Tra queste, l’uso di pompe di calore inverter e pompe a velocità variabile rappresenta soluzioni particolarmente efficaci.
Le pompe di calore inverter sono progettate per modulare automaticamente la potenza in base alle effettive necessità termiche della piscina, evitando sprechi e ottimizzando i consumi. Allo stesso modo, le pompe a velocità variabile consentono di regolare la velocità in base all’attività richiesta, come la filtrazione o il controlavaggio, riducendo il fabbisogno energetico rispetto alle pompe tradizionali a velocità fissa.
Abbiamo approfondito queste tecnologie in diversi articoli, evidenziandone i vantaggi in termini di efficienza e risparmio energetico. Integrandole in un sistema autosufficiente, puoi ottenere una gestione più sostenibile e conveniente della tua piscina.
Puoi scoprire di più nell’articolo dedicato “5 soluzioni per il risparmio energetico in piscina“
Soluzioni per ridurre l’uso di prodotti chimici
Per chi desidera rendere la propria piscina più ecologica e risparmiare energia, una delle opzioni è l’uso di disinfettanti privi di sostanze chimiche. Alcune piscine adottano sistemi di depurazione naturali basati su piante acquatiche, che purificano l’acqua senza l’impiego di sostanze chimiche, creando un ecosistema equilibrato e sano.
Se non è possibile utilizzare piante acquatiche, esistono alternative come l’ossigeno attivo e il bromo, che agiscono distruggendo i batteri nell’acqua, evitando il ricorso al cloro. In aggiunta, per un’azione battericida completa, può essere usato anche il biguanide: però, è importante seguire attentamente le indicazioni sul dosaggio per evitare danni ai componenti della piscina.
Un’altra soluzione molto interessante per chi vuole ridurre l’uso di chimici è l’elettrolizzatore al sale, che trasforma il sale in cloro grazie a uno sterilizzatore. Questo cloro purifica l’acqua, eliminando alghe e batteri. Grazie all’azione dei raggi UV, il cloro si converte nuovamente in sale, creando un ciclo continuo e automatico. Questo sistema non solo riduce l’uso di prodotti chimici, ma semplifica anche la gestione della piscina, evitando errori e sprechi che possono verificarsi con i metodi tradizionali.
La presenza di una copertura
Un elemento imprescindibile in una piscina autosufficiente è la copertura per piscina. Essa contrasta l’evaporazione, riducendo la necessità di rabboccare l’acqua e abbassando l’uso di prodotti chimici per la disinfezione. Inoltre, aiuta a mantenere l’acqua più pulita, diminuendo il carico sull’impianto di filtrazione e il bisogno di energia per il suo funzionamento. L’installazione di una copertura riduce anche la dispersione di calore, permettendo un risparmio sui consumi energetici per il riscaldamento dell’acqua.
Per ottimizzare ulteriormente la gestione, la scelta ideale è una copertura a tapparella, che consente di proteggere la piscina tutto l’anno, sia durante i mesi estivi che invernali.
Investire in una piscina autosufficiente non solo contribuisce a uno stile di vita più ecologico e consapevole, ma offre anche vantaggi economici significativi nel lungo periodo. Grazie a soluzioni come il recupero dell’acqua piovana, l’energia solare, e l’utilizzo di tecnologie che ottimizzano il consumo di risorse, riduci l’impatto ambientale senza sacrificare il comfort. Inoltre, la gestione efficiente e l’automazione della piscina ti consentono di ridurre il consumo di energia e prodotti chimici.
Scegliendo una piscina autosufficiente, non solo renderai il tuo spazio esterno più sostenibile, ma anche il tuo portafogli beneficerà di minori spese operative, facendoti sentire soddisfatto sotto ogni punto di vista.