Pulita e limpida: è così che tutti vorremmo fosse l’acqua della nostra piscina. Una condizione che, solitamente, rappresenta la norma se sei solito seguire in modo scrupoloso le regole per la disinfezione. Talvolta, però, sorgono alcuni problemi: acqua torbida, presenza di alghe, strane sfumature, depositi sulla linea di galleggiamento, ecc. Ma non preoccuparti, a tutto c’è rimedio! Vediamo insieme alcuni casi problematici di trattamento acqua in piscina.
1. Odore di cloro e pelle irritata
Sgradevole odore di cloro e lievi irritazioni a occhi e pelle.
Di norma questi sono gli effetti della presenza di clorammine nell’acqua, che si formano quando urea e microcellule di pelle, che contengono azoto e ioni di ammonio, si combinano tra loro.
Effettua un trattamento shock (tramite l’aggiunta di dicloro) mantenendo la pompa in funzione. Affinché il trattamento risulti efficace, consigliamo di effettuare l’operazione nelle ore serali, in questo modo non rischi che i raggi UV alterino in negativo l’effetto. Per evitare che il problema si ripresenti ti consigliamo l’impiego costante di chiarificanti.
2. Acqua salata e sporco in superficie
Acqua che tende al salato e presenza di particelle in sospensione
Potrebbe trattarsi di una concentrazione elevata di composti minerali, come calcio carbonato, residui organici e inorganici, sali.
Svuota la vasca e riempila nuovamente con acqua pulita. Per far sì che questo problema non si verifichi più, dovresti effettuare un ricambio d’acqua almeno una volta l’anno. Potrebbe tornati utile anche usare un apposito chiarificante, una volta alla settimana.
3. pH instabile
Anomala fluttuazione dei valori di pH
Potrebbe esserci una presenza anomala di sostanze alcaline (alcalinità totale) nell’acqua. In linea indicativa, se la principale fonte di cloro è l’ipoclorito di sodio liquido (alcalino), l’alcalinità totale deve sempre rimanere tra 80 e 100 ppm. Se invece si usa un cloro a base acida, come il tricloro, dovrà essere tra 100 e 120 ppm.
Aggiungi un prodotto acido e, per alzare il pH, usa un prodotto che contenga bicarbonato di sodio. Infine, controlla e bilancia a dovere il valore del pH.
4. Torbidità e fondo scivoloso
Acqua torbida con il fondo che diventa scivoloso
Potrebbe essere dovuta a una notevole quantità di fosfati presenti in piscina
Utilizza un prodotto per rimuovere i fosfati e utilizza dei chiarificanti naturali. Tienili sotto controllo, soprattutto nelle fasi di apertura, chiusura e manutenzione ordinaria.
5. Acqua verde o marrone
Sfumatura dell’acqua tendenti al verde o al marrone
Presenza di metalli disciolti in acqua, che determinano l’abbassamento del pH. In genere sono metalli come ferro, rame e manganese, derivati da acqua di falda o di condotta. I più rilevabili sono gli ioni di rame, perchè possono dare una colorazione verde al costume da bagno.
Utilizza un prodotto sequstrante seguendo le indicazioni riportate sulla loro confezione, in modo da tenere i metalli in soluzione e farli rimuovere dal filtro. Tieni conto che il filtro dev’essere in ottime condizioni e rapportato all’adeguata pressione differenziale. Questi prodotti riescono a dare il meglio di sè in termini di funzionalità solo se l’acqua di approvvigionamento contiene una percentuale notevole di metalli.
6. Acqua verde, gialla o nera
Sfumature dell’acqua tendenti al verde, al giallo, al nero
Probabile presenza di alghe, che possono galleggiare in superficie o svilupparsi sul fondo.
Spazzola bene le pareti (in questo modo si aprono le cellule delle alghe) e in seguito distribuisci un alghicida lungo tutto il perimetro della piscina. Ricorda di inserire in acqua tutti gli accessori (retini, giochi per la piscina, ..) durante il trattamento, per pulirli a dovere ed evitare che diventino portatori di alghe in un secondo momento. Scegli un alghicida ad ampio spettro e dal forte potere residuo, così da prevenire ricadute: le alghe, morendo, rilasciano fosfati, nutrimento per quelle rimaste. Un prodotto alghicida può essere utilizzato anche nel trattamento ordinario, come prevenzione del fenomeno. Infine pulire con attenzione il filtro.
Puoi approfondire l’argomento leggendo il nostro articolo su Come eliminare le alghe in piscina.
7. Residui organici
Presenza di residui organici
A mettere a rischio la limpidezza dell’acqua sono gli stessi bagnanti, per via di profumi, capelli, detergenti, creme solari e i milioni di batteri che si trovano sul nostro corpo. A questi, inoltre, si aggiungono anche detriti di natura organica, ad esempio polvere, foglie, rametti e corpuscoli.
È fondamentale fare sempre la doccia prima di entrare in acqua. Utilizza inoltre in modo costante una copertura, anche automatizzata, nei periodi di non utilizzo della vasca e verifica l’efficienza del sistema di filtrazione, senza dimenticare i test di controllo dell’acqua.
8. Particelle in superficie
Presenza di particelle in sospensione
Utilizza un flocculante in forma liquida, direttamente sulla superficie dell’acqua, a impianto di filtrazione spento, lasciandolo agire per circa mezza giornata. Pulire il filtro una volta alla settimana per eliminare le impurità trattenute.
9. Grasso e sporco sulla linea dell’acqua
Presenza di grassi e depositi sulla linea dell’acqua
Pulisci la linea di galleggiamento con un prodotto specifico e, se consentito dal filtro, utilizza un flocculante e un assorbitore di grasso.
Si sono formate macchioline marroni e marrone chiaro quasi giallo sul fondo sapete dirmi cosa sono e come si tolgono? Grazie!!!