Altre possibili soluzioni alla torbidità dell’acqua della Piscina

Causa presenza di residui organici:
A mettere a rischio la limpida trasparenza dell’acqua della piscina talvolta sono gli stessi frequentatori, profumi, capelli, detergenti, creme solari ma soprattutto milioni di batteri che albergano sul corpo dei bagnanti sono i principali responsabili di una certa torbidità.
Ad essa contribuiscono anche detriti di natura organica quali polvere, foglie, corpuscoli. Il fenomeno dell’evaporazione e l’azione dei raggi solari ultravioletti possono compromettere l’attività dei prodotti chimici.

Possibili soluzioni:
– Anche se non è sempre facile, soprattutto in presenza di ospiti, invitare i frequentatori a farsi una doccia accurata prima di scendere in acqua, questa dovrebbe essere un autentico obbligo.
– Un’altra avvertenza sarebbe quella di utilizzare in modo costante una copertura, anche automatizzata, così da bloccare l’evaporazione ed evitare che in acqua giungano tantissimi elementi inquinanti. Si risparmia così anche sui prodotti chimici.
– verificare l’efficienza del sistema di filtrazione ed effetturare i test di controllo dell’acqua.

Causa elevata alcalinità totale:
L’alcalinità totale è la somma delle sostanze alcaline presenti nell’acqua. Tale valore non dovrebbe né superare i 120 ppm, causando la precipitazione di calcio carbonato nell’acqua e successivo intorbidamento della stessa, né scendere sotto gli 80 ppm. L’equilibrio dell’acqua sarebbe compromesso, causando una grande  fluttuazione dei valori del pH.

Possibili soluzioni:
– per abbassare l’alcalinità totale, va aggiunto un prodotto acido (muriatico o bisolfato). Per elevarlo, aggiungere un prodotto che contenga bicarbonato di sodio.
– in linea indicativa, se la principale fonte di cloro è ipoclorito di sodio liquido, che è alcalino, l’alcalinità totale deve rimanere tra 80 e 100 pm. Se invece si usa un cloro a base acida come tricloro, dovrà essere tra 100 e 120 ppm.

Causa notevole quantità di fosfati:
I fosfati sono componenti presenti tanto in elementi artificiali quanto in fonti naturali, come nell’acqua dei fiumi, rocce, foglie.
A livello industriale ve ne è traccia in fertilizzanti, detergenti, shampoo, cibo e prodotti chimici per la piscina. Alcuni di qu esti contengono fosfato trisodico, che può trasformare i polifosfati in più dannosi ortofosfati. Gli effetti in piscina sono diversi: intorbidamento, scivolosità del fondo vasca, nutrimento per le alghe.

Possibili soluzioni:
– nel corso del trattamento ordinario fare aggiunta di un prodotto per rimuovere i fosfati e introdurre chiarificanti natuali.
– tenere sotto controllo il livello dei fosfati. Si tratta di una buona norma nelle fasi di apertura, chiusura e manutenzione ordinaria.

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A proposito di Ilaria C.

Ciao, sono Ilaria! Su BlogPiscine scrivo articoli che abbracciano vari aspetti del mondo delle piscine, dai consigli pratici per la manutenzione agli accessori più utili, fino alle tendenze di design per arricchire il tuo spazio acquatico. Amo combinare la funzionalità con l'estetica, cercando sempre nuove idee per rendere ogni piscina non solo efficiente e facile da gestire, ma anche un angolo di relax e bellezza. Mi piace pensare che la piscina sia un’estensione dello stile di chi la vive, e per questo adoro condividere suggerimenti per trasformarla in un luogo che rispecchi al meglio i tuoi gusti e le tue esigenze.

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Un commento

  1. quali sono i nomi di prodotti riduttori di fosfati e quali sono le dosi da usare?
    grazie

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