Il cloro è un componente fondamentale nel trattamento dell’acqua della piscina, si tratta del principale elemento che garantisce igiene alla nostra vasca ( anche se si utilizza l’elettrolisi al sale ). L’efficacia dell’azione del cloro dipende da un corretto valore del pH ( tra 7.2 e 7.6 ) e della corretta concentrazione nell’acqua, compresa tra 1 e 2 ppm ( per le misurazioni è utile avere un pool tester ).
Per raggiungere l’obiettivo è necessario utilizzare enttrambe le tipologie di cloro: dicloro e tricloro ( potete trovare i prodotti di Bsvillage.com qui ). Ma qual è la differenza di struttura e di utilizzo tra i due prodotti? Vediamolo insieme.
Caratteristiche generali del cloro
Il cloro è un elemento naturale ( 17° elemento nella tavola periodica degli elementi ). I prodotti utilizzati per l’igiene della piscina hanno degli elementi stabilizzatori, ad esempio per proteggere il cloro dai raggi UV si inserisce uno stabilizzatore, l’acido cianurico. L’acido cianurico si lega alle molecole di cloro ( a due o a tre, a seconda della tipologia ) e costituisce il prodotto con una ratio di 9 a 10 per il dicloro, di 6 a 10 per il tricloro.
Esistono varie tipologie di cloro disinfettante per piscina, prodotte secondo diverse metodologie:
- Ipoclorito di sodio ( cloro liquido )
- ipoclorito di calcio
- ipoclorito di Litio
- TriCloro ( tricloro-s-triazinetrione )
- DiCloro ( dicloro-s-triazinetrione di sodio)
Dicloro in polvere o granulare
Questa tipologia contiene il 60% di cloro utile ed è spesso nota col nome di cloro rapido o cloro shock, in quanto agisce in maniera estremamente veloce permettendo una disnfezione dell’acqua rapida e approfondita ( il cosiddetto trattamento schock, da effettuarsi ad inizio e fine della stagione ). Questo trattamento serve anche ad aggredire e distruggere tutti quegli elementi dannosi per la salute dell’acqua come le alghe e l’acqua torbida.
Il cloro granulare funziona molto bene come igienizzante. richiede però, nella sua forma inorganica ( come l’ipoclorito di calcio) di essere predissolto in un secchio d’acqua prima di essere immesso in piscina e deve essere aggiunto alla piscina tutti i giorni. Le versioni inorganiche ( come l’ipoclorito di Lithio ) o altre forme organiche come il Dicloro di Sodio possono fare a meno di questa precauzione.
Tricloro i pastiglie o stick
Le pastiglie di tricoloro differiscono in concentrazione ( contengono il 90% di cloro utile ) e modalità d’utilizzo sono pensate per il mantenimento della piscina, ma sempre di cloro igienizzante stiamo trattando.
Le pastiglie vanno immesse negli skimmer ( mai direttamente in acqua a causa dell’alta corrosività ) e vanno lasciate discogliere.
Si tratta di un processo a lenta solubilità che impiega vari giorni ( un paio di settimane ). Da questo punto di vista si tratta di un prodotto molto semplice e intelligente da utilizzate. Dal processo di discogliemento si può capire la qualità del prodotto: il cloro che si sgretola prima di scioglersi è di qualità inferiore. le pastiglie di dimensioni più piccole sono di solito pensate per le piscine fuori terra.
Alternative al cloro
Il cloro, pur essendo il prodotto di gran lunga più utilizzato per la disinfezione dell’acqua in piscina, non è l’unica soluzione. Esistono ad esempio sistemi che sfruttano i raggi UV, l’ozono, l’ossigeno e altro. Questi sistemi si sono sviluppati in quanto l’effetto del cloro sulla salute ha dei lati negativi e molte persone desiderano evitarli o minimizzarli.
Per scoprire tutte le alternative al cloro, leggete questo articolo.