In questi giorni, l’Italia sta vivendo temperature quasi primaverili, con giornate miti che invitano a trascorrere più tempo all’aria aperta. Se hai una piscina in giardino, probabilmente stai già pensando a come prolungare la stagione balneare e sfruttare al massimo il comfort di un bagno rilassante, anche fuori dall’estate. Riscaldare la piscina è la soluzione ideale per mantenere l’acqua alla temperatura perfetta e trasformare ogni tuffo in un momento di benessere, indipendentemente dalle condizioni climatiche.
In questo articolo, esploreremo i metodi più efficaci per riscaldare la piscina, analizzando vantaggi e caratteristiche delle diverse soluzioni disponibili.
Scoprirai come mantenere l’acqua sempre piacevole e quale sistema si adatta meglio alle tue esigenze, così da goderti il massimo comfort in ogni stagione.
1. Riscaldare l’acqua della piscina con le pompe di calore
Il principale vantaggio della pompa di calore è l’alta efficienza a basso costo. Soggetta ad un uso normale, i costi per il riscaldamento con una pompa di calore oscillano tra i 600/700 euro all’anno. Questo però implica l’uso di una copertura isotermica di buona qualità, che limiterà le dispersioni di calore, aumentando l’efficacia della pompa.
Sfortunatamente le pompe di calore tradizionali non sono molto veloci: ci vorranno un paio di giorni per riscaldare la piscina dai 15 ai 18 gradi. Puoi aspettarti di guadagnare circa 2 gradi al giorno.
Una pompa di calore è anche molto dipendente dalla temperatura esterna: la sua efficienza aumenta con le temperature più alte e si abbassa quando la temperatura cala sotto i 10°.
Altro punto a favore è il livello di rumorosità: soprattutto per i modelli più recenti il rumore corrisponde a quello di una conversazione bisbigliata.
Pro e contro
- Molto efficiente
- Bassi consumi
- Lunga durata
- Molto silenziosa
- Ideale per riscaldare piscine anche di grandi dimensioni
- Allunga la stagione di balneabilità
- Facile da usare
- Investimento iniziale più alto di altri sistemi
- Dipende dalla temperatura circostante
- Può essere usato solo con temperature esterne superiori ai 10°
2. Riscaldare l’acqua della piscina con uno scambiatore di calore
Per riscaldare velocemente la piscina ti suggeriamo di utilizzare uno scambiatore di calore. È la soluzione ideale per chi non usa spesso la piscina domestica: impiegherà un giorno per riscaldare l’acqua in vasca.
Gli scambiatori di calore contengono un elemento riscaldante in titanio, resistente alla corrosione. L’elettricità riscalda il resistore che, a sua volta, trasferisce il calore all’acqua che passa oltre la resistenza.
Questi apparecchi vanno collegati al sistema di riscaldamento domestico, il che li rende un sistema di riscaldamento piuttosto economico da installare. Il punto dolente qui è l’alto consumo energetico: se usato frequentemente potresti riscontrare aumenti in bolletta.
In più questo sistema è il meno ecologico. Il vantaggio è che potrai riscaldare l’acqua anche con temperature esterne più basse e in giornate poco assolate Per questo spesso il riscaldatore è usato insieme alla pompa di calore: il primo viene usato nella fase di portata a regime, la seconda invece si occupa nel mantenimento della temperatura dell’acqua.
Pro e contro
- Installazione economica
- Veloce nel riscaldare l’acqua
- Consuma molta energia
- Meno ecologico di altre soluzioni
- Lavora meglio in combinazione con altri sistemi
3. Riscaldare l’acqua della piscina con l’energia solare
Riscaldare la piscina con il calore solare è un metodo efficiente dal punto di vista energetico e a basso impatto sull’ambiente. Il punto forte di questo sistema sta nel fatto che opera senza costi di gestione, senza pesare quindi sulla bolletta, come invece possono fare i sistemi analizzati in precedenza.
Collettori, pannelli riscaldatori e tappetini solari sono adatti ad un uso domestico frequente e, sfruttando la pompa già esistente del sistema di filtrazione e il calore solare, riscaldano l’acqua in modo continuo. La loro funzione è quella di riscaldarsi e trasferire il calore solare all’acqua che passa al loro interno.
Naturalmente il punto a sfavore di questi sistemi è l’alta dipendenza dal meteo: per funzionare in modo efficiente hanno bisogno di una lunga esposizione ai raggi solari.
Pro e contro
- Costi di gestione trascurabili
- Sistema a basso impatto ambientale
- Può essere utilizzato solamente in estate
- È adatto a piscine di dimensioni medie e piccole
Questi sono i sistemi più comuni per riscaldare l’acqua della piscina. Che ne pensi? Ne usi già uno o hai preferito altre alternative?
Quanto Kw ci vogliono per riscaldare l’acqua con una pompa di calore?
Buongiorno Luciano, dipende sia dalle dimensioni della piscina che dalla tipologia di pompa di calore acquistata. Ad ogni modo, si va da un consumo minimo di 0,59 kw ad un massimo di 3,25 kw per le pompe di calore più performanti.
Buongiorno, ho appena realizzato una piscina di piccole dimensioni (3,5×3,0x0.90) circa 6,50 mc (6500 L), ha una parte ad altezza differente per la presenza di una panca di seduta.
La piscina gode pochissimo di irraggiamento solare.
Abbiamo fatto predisporre l’impianto per lo scambiatore di calore e nel locale impianto arriva già la condotta dell’acqua calda sanitaria (riscaldata da una pompa di calore (acqua/aria).
Su che tipo si scambiatore devo orientarmi vedo prezzi da 150 € a 1500 €.
Cordiali saluti
Buongiorno Paolo, per gli scambiatori di calore bisogna fare riferimento ai metri cubi della piscina. I nostri scambiatori più economici sono per piscine fino a 50 mc, il prezzo è di 753,00€.