Con l’arrivo dell’estate, molti proprietari si chiedono se sia possibile condividere la piscina con il proprio cane. È un’idea sempre più diffusa, soprattutto tra chi considera l’animale parte della famiglia e vuole offrirgli sollievo dal caldo.
Ma è davvero sicuro? L’ingresso in acqua può avere effetti sulla salute del cane, ma anche sulla qualità dell’acqua e sull’igiene generale della vasca.
In questo articolo approfondiamo entrambe le prospettive, vedendo anche quali accessori possono aiutarti a gestire al meglio questa convivenza e quali precauzioni adottare per garantire una piscina pulita e un cane felice.
Cani in piscina: sì o no?

Far entrare il proprio cane in piscina può sembrare un gesto naturale, ma non sempre è la scelta giusta. Ogni animale è diverso, e ci sono condizioni, razze e situazioni specifiche che richiedono qualche valutazione in più.
I benefici del nuoto per i cani
Il nuoto è un’attività fisica eccellente anche per i cani. È dolce per le articolazioni, risultando ideale per animali anziani o in sovrappeso, migliora la resistenza cardiovascolare e aiuta a combattere il caldo nelle giornate più afose. Inoltre, stimola il benessere mentale, soprattutto nei cani attivi o ansiosi.
Con le giuste attenzioni, la piscina può diventare un momento di divertimento e relax anche per loro.
Quando è meglio evitare
Non tutti i cani sono nuotatori nati. In particolare, è bene evitare l’ingresso in acqua se il cane è brachicefalo (bulldog, carlino e simili) con difficoltà respiratorie, se è molto anziano, debole o ha patologie cardiache, oppure se ha paura dell’acqua o ha avuto traumi legati al nuoto.
È sconsigliato anche quando l’acqua presenta valori chimici sballati (cloro troppo alto, pH non bilanciato) o in caso di ferite cutanee o infezioni in corso.
Ricorda: l’ingresso in vasca deve sempre essere supervisionato. Anche un cane abituato all’acqua può stancarsi o andare in difficoltà.
Rischi per la salute del cane
Quando un cane entra in piscina, è importante considerare non solo se sa nuotare, ma anche gli effetti che l’acqua trattata può avere sulla sua salute. La maggior parte dei problemi non deriva dal cloro in sé, ma dall’esposizione prolungata, dalla qualità dell’acqua o dalla scarsa igiene post-bagno.
Irritazioni a pelle, occhi e orecchie
Anche se il cloro è presente in basse concentrazioni, può causare rossore agli occhi o eccessiva lacrimazione, pelle secca, prurito o dermatiti (soprattutto in cani con cute sensibile) e infezioni alle orecchie dovute al ristagno d’acqua nel condotto uditivo.
Importante: dopo il bagno, sciacqua sempre il cane con acqua dolce e asciuga bene il pelo e le orecchie, anche nei mesi più caldi.
Ingestione accidentale di acqua clorata
Molti cani, mentre nuotano o giocano, tendono a bere l’acqua della piscina. Se ingerita in grandi quantità, può causare disturbi gastrointestinali come vomito, diarrea e gonfiore, oltre a squilibri elettrolitici.
Soluzione: tieni sempre disponibile una ciotola d’acqua fresca in una zona ombreggiata per evitare che il cane si disseti in vasca.
Irritazioni respiratorie
In ambienti poco ventilati o con livelli di cloro troppo elevati, alcuni cani possono mostrare tosse persistente, respiro affannoso o segnali di disagio legati all’inalazione di cloro gassoso.
Monitora il cane durante la permanenza in acqua e limita la durata del bagno se noti sintomi anomali.
L’impatto del cane sulla piscina

Far entrare il cane in piscina non ha effetti solo sull’animale, ma anche sulla qualità dell’acqua e sulla gestione della manutenzione. Un cane di taglia media può contaminare l’acqua quanto tre persone adulte: un impatto significativo, soprattutto se l’uso è frequente o coinvolge più animali.
Peli, sporco e residui organici
Anche il cane più pulito porta in acqua peli che si depositano sul fondo o finiscono nel filtro, residui di terra, foglie e insetti raccolti passeggiando in giardino, e sostanze organiche naturali come saliva, sebo cutaneo e urina che aumentano la carica microbica dell’acqua.
Tutto questo contribuisce a sporcare la piscina più rapidamente e ad alterare i parametri chimici.
Conseguenze sui trattamenti dell’acqua
Quando la piscina è frequentata da uno o più cani, è necessario controllare più spesso pH e cloro (anche ogni 1-2 giorni), aumentare la dose di disinfettante in base al carico organico, usare eventualmente flocculanti o chiarificanti per gestire la torbidità ed evitare prodotti troppo aggressivi che possano danneggiare il manto del cane.
Se noti acqua torbida o un odore sgradevole, intervieni tempestivamente: un cane in piscina richiede una manutenzione più attenta.
Stress per il sistema di filtrazione
I peli, in particolare, sono nemici del filtro: si accumulano nello skimmer, nel pre-filtro della pompa o nel cestello del robot, riducendo la portata della filtrazione e favorendo il rischio di intasamento.
Pulisci regolarmente il filtro e valuta l’uso di rete skimmer più fitta o prefiltri raccogli-peli per limitare i danni.
Come garantire sicurezza e igiene
Con poche precauzioni mirate, è possibile far convivere in modo armonioso cani e piscina, mantenendo alta la sicurezza e la qualità dell’acqua. La chiave è agire prima, durante e dopo il bagno, con attenzione e coerenza.
Prima del bagno
Prepara il cane e la piscina seguendo questi passaggi:
- Spazzola il manto per rimuovere il pelo in eccesso e residui di sporco o polvere
- Risciacqua il cane con acqua dolce per eliminare eventuali impurità che potrebbero contaminare l’acqua
- Fai urinare il cane prima del bagno, per evitare “incidenti” in vasca
- Verifica i valori dell’acqua: pH tra 7,2 e 7,6 e cloro libero in equilibrio
Un cane pulito in acqua pulita è il primo passo per evitare problemi.
Durante il bagno
Sorveglianza attiva e buon senso sono fondamentali:
- Non lasciare mai il cane incustodito in piscina
- Evita che giochi in modo aggressivo o venga spinto/braccato da altri bagnanti
- Impedisci che beva l’acqua della piscina: tieni una ciotola d’acqua fresca a bordo vasca
- Interrompi il bagno se noti affaticamento, ansia o segni di irritazione
Dopo il bagno
Prenditi cura della sua igiene e della vasca:
- Sciacqua bene il cane con acqua corrente per rimuovere il cloro residuo
- Asciuga con cura orecchie e zampe per prevenire micosi e dermatiti
- Controlla eventuali arrossamenti, irritazioni o comportamenti anomali
- Rimuovi peli e detriti dalla piscina con retino o pulizia filtro
Questa routine aiuta a mantenere il cane in salute e la piscina sempre pronta all’uso.
Accessori utili per cani in piscina

Per rendere l’esperienza del bagno più sicura e piacevole, esistono accessori progettati proprio per i cani. Alcuni di questi sono indispensabili, soprattutto se l’animale è giovane, anziano o nuota per la prima volta.
Giubbotto salvagente per cani
Utile per taglie piccole, cani poco esperti o con scarsa mobilità. Sceglilo con maniglia dorsale per facilitare il recupero in caso di emergenza. È disponibile in varie misure e galleggia senza limitare i movimenti.
Rampe o scalette di uscita
Uno degli accessori più importanti: molti cani sanno entrare, ma non sanno uscire. Le rampe per piscina sono antiscivolo, galleggianti o rigide, e si fissano al bordo vasca. Evitano stress e riducono il rischio di incidenti o affaticamento.
Tappetini antiscivolo per bordo piscina
Evitano scivolate quando il cane esce bagnato e confuso. Sono utili anche per farlo sedere e asciugare in sicurezza.
Recinzione perimetrale
Una recinzione attorno alla piscina è essenziale per controllare l’accesso del cane. Può essere fissa o rimovibile, con cancelletto di sicurezza. Particolarmente importante se hai cuccioli curiosi o cani che tendono a entrare in acqua autonomamente.
Piscine dedicate per cani
In alternativa alla piscina “umana”, per chi ha più cani o vuole offrire un’opzione sicura e indipendente. Sono realizzate in materiali resistenti a unghie e denti, ideali anche per il gioco.
Accessori semplici ma ben scelti migliorano la sicurezza e riducono lo stress sia per te che for il tuo cane.
Cura della piscina con animali domestici
Se il tuo cane fa il bagno in piscina, la manutenzione richiede attenzioni extra rispetto a una vasca usata solo da persone. Questo non significa più lavoro, ma semplicemente un approccio più attento e costante.
Controlla più spesso i parametri dell’acqua
La presenza di peli, sebo, sporco e microrganismi aumenta la carica organica e altera l’equilibrio chimico:
- Testa cloro e pH ogni 1-2 giorni (più frequentemente in caso di uso quotidiano)
- Mantieni il cloro libero tra 1 e 1,5 ppm, mai oltre i limiti consigliati per animali sensibili
- Regola il pH tra 7,2 e 7,6 per evitare irritazioni sia all’uomo che al cane
Valuta l’uso di prodotti specifici meno aggressivi o adatti alla convivenza con animali (ad esempio cloro a lenta dissoluzione, ossigeno attivo).
Pulisci regolarmente il filtro e lo skimmer
I peli del cane possono rapidamente intasare le cartucce o le sabbie filtranti, bloccare lo skimmer o ridurre la portata della pompa, e danneggiare robot e sistemi di pulizia automatica.
Dopo ogni bagno, controlla visivamente il filtro e rimuovi eventuali accumuli di peli o detriti. Se possibile, utilizza prefiltri raccoglipeli.
Attenzione ai prodotti chimici
Se la tua piscina è frequentata regolarmente da cani:
- Evita clorazioni shock troppo ravvicinate prima del bagno
- Attendi almeno 12-24 ore dopo trattamenti intensivi prima di far rientrare il cane
- Preferisci prodotti stabilizzati e certificati per ambienti frequentati da animali
Usa una copertura quando la piscina non è in uso
Una copertura di sicurezza ti aiuta a evitare che il cane entri da solo quando non sei presente, mantenere l’acqua più pulita e limitare l’evaporazione e l’uso di prodotti chimici.
Una buona routine di controllo e piccoli accorgimenti ti permettono di mantenere l’acqua pulita e sicura anche con il tuo cane in vasca.
FAQ – Domande frequenti
Il cloro fa male ai cani?
Se l’acqua è ben bilanciata, il cloro non è pericoloso. I rischi nascono da concentrazioni troppo elevate o da contatto diretto con prodotti chimici non diluiti. È meglio evitare il bagno subito dopo una clorazione shock.
I cani possono bere l’acqua della piscina?
È preferibile che non lo facciano. L’ingestione frequente può causare disturbi intestinali. Offri sempre una ciotola d’acqua fresca vicino alla vasca.
Quali razze non dovrebbero nuotare in piscina?
Cani brachicefali (bulldog, carlini), anziani, con problemi articolari o cardiaci. Consulta il veterinario prima di farli entrare in acqua.
Meglio piscina fuori terra o interrata per chi ha un cane?
Entrambe possono andar bene. La piscina fuori terra offre maggiore controllo sugli accessi, mentre quella interrata va protetta con recinzioni o coperture.
Esistono piscine adatte solo ai cani?
Sì, ci sono mini-piscine specifiche per animali: resistenti a graffi e morsi, perfette per chi ha più cani o preferisce separarli dalla vasca principale.
Far entrare il proprio cane in piscina può essere un’esperienza divertente e positiva, ma richiede attenzione e preparazione. Con buonsenso, sorveglianza attiva e i giusti accessori, è possibile garantire il benessere del tuo cane, la sicurezza degli altri bagnanti e mantenere la piscina sempre pulita e in perfette condizioni.
La chiave del successo sta nella prevenzione e nella cura costante: un piccolo investimento di tempo e attenzione che ti permetterà di condividere momenti di relax e divertimento con il tuo amico a quattro zampe in totale sicurezza.
Hai già sperimentato il bagno con il tuo amico a quattro zampe? Condividi la tua esperienza nei commenti e aiuta altri proprietari con i tuoi consigli!
Blog Piscine Tutto quello che vorresti sapere sulla Piscina


se hai bambini piccoli e animali domestici, la piscina dovrebbe essere a “entrata spiaggia”. Ma anche i nonni apprezzano molto la possibilitá di bagnarsi i piedi. Comunque il pericolo di anneganento è molto ridotto e la piscina viene usata più frequentemente da tutti.