Commettere qualche errore nel trattamento dell’acqua della piscina è perfettamente normale, sia per chi è alle prime armi ma anche per chi ha più esperienza. Nessuno è perfetto e gli errori sono un’occasione per imparare cosa è meglio non fare quando ti prendi cura della tua vasca.
Oggi vogliamo esaminare con te gli errori di manutenzione più comuni e darti qualche dritta per evitarli, così che la stagione possa proseguire nel migliore dei modi.
1. Aggiungere i prodotti per la clorazione shock direttamente in vasca
Il dicloro utilizzato per la clorazione shock è fondamentalmente cloro concentrato. Gettandolo semplicemente il acqua il cloro può scolorire ciò con cui entra in contatto, il che può rivelarsi un disastro per il tuo liner. Il cloro affonda e, depositandosi sul fondo della piscina, non solo scolorisce il rivestimento ma può renderlo fragile e friabile, causando sgretolamenti e, di conseguenza, perdite.
Soluzione
Evitare questo errore è piuttosto semplice: basterà dissolvere il dicloro in un secchio d’acqua prima di procedere al trattamento. Questo gli permette di distribuirsi in modo uniforme in acqua, proteggendo il rivestimento.
Ricorda sempre di aggiungere i chimici al secchio d’acqua e non il contrario. Questo per evitare schizzi pericolosi di prodotti chimici.
2. Usare il robot per aspirare le alghe
Eliminare le alghe dalla piscina non è, di per sè, un’operazione semplice e se dovesse venirti la tentazione di provare al aspirarle con il robot pulitore non farlo. Il robot automatico non farà altro che spingere le alghe attraverso il suo filtro (con il rischio di intasarlo) per poi spargerle in giro per la piscina, senza rimuoverle.
Soluzione
In questo caso ti conviene tirare fuori l’aspiratore manuale e assicurati di impostare il filtro su “scarico”. Perderai un bel po’ d’acqua ma in questo modo aspirerai fuori le alghe, rimuovendole dalla vasca.
3. Effettuare la clorazione shock durante il giorno
Il cloro nell’acqua della piscina si attacca alle particelle che vuole uccidere, lasciandosi alle spalle composti chiamati clorammine. Queste irritano occhi e pelle e non dovrebbero stare in piscina. Il trattamento shock elimina le clorammine e aiuta i livelli di cloro in vasca a raggiungere un salubre equilibrio.
Proprio per questo effettuare un trattamento shock durante il giorno non è una buona idea. Perchè? Il sole brucia 1 ppm di cloro all’ora, riducendo l’efficacia dei prodotti chimici e facendoti sprecare tempo e denaro.
Soluzione
Effettua i trattamenti shock la notte e dai il tempo ai prodotti di fare il loro lavoro.
4. Fare troppo spesso il controlavaggio al filtro
Il controlavaggio serve per pulire il materiale filtrante presente all’interno del tuo filtro. È un’operazione importante per la cura della piscina ma farlo troppo spesso è un errore comune.
Soluzione
Tieni d’occhio il misuratore di pressione del filtro. Dopo aver fatto un controlavaggio controlla la pressione, dovrebbe misurare tra i 10 e i 15 psi, range ideale per un filtro perfettamente performante.
A questo punto considera che più sporco viene trattenuto dal materiale filtrante meglio questo funzionerà (almeno fino a un certo punto). Lo sporco in più aiuta infatti a trattenere la particelle più piccole, ma questo beneficio sparisce quando l’accumulo fa alzare la pressione di 10 psi dai valori ideali. A questo punto è necessario fare il controlavaggio per riportare il sistema alla massima efficienza.
Leggi anche come pulire i filtri piscina a sabbia e a cartuccia.
5. Non sfruttare la durezza dell’ acqua
Come con il pH, la durezza dell’acqua è essenziale per un’acqua pulita, chiara e salubre. I livelli non devono essere troppo alti o l’acqua diventerà torbida ma un po’ di calcio in acqua è una cosa positiva: aiuta a prolungare la vita del liner e dei filtri.
Soluzione
Puoi utilizzare un prodotto stabilizzante per tenere i livelli di durezza dell’acqua tra i 175 e i 225 ppm.
Aggiungilo all’apertura della piscina per arrivare al livello che desideri poi controllalo costantemente durante l’estate: l’evaporazione e la riduzione dell’acqua può far abbassare eccessivamente i livelli.
Se utilizzi l’ipoclorito di calcio per effettuare il trattamento shock in effetti aggiungi una piccola quantità di calcio ogni volta che lo usi. È una doppia vittoria: non solo superclora ma aiuta anche a prolungare la vita dei vari componenti della piscina. Non male, no?
6. Far andare il sistema di filtraggio meno di 8 ore al giorno
Il sistema di filtrazione non può fare il suo lavoro se resta spento. Più fai andare il filtro meno contaminanti circolano in acqua.
Soluzione
Il filtro deve restare in funzione almeno 8 ore al giorno. A seconda delle dimensioni della tua piscina questo intervallo dovrebbe essere più che sufficiente per permettere a tutta l’acqua di passare attraverso il filtro, tenendola pulita.
7. Trascurare i test settimanali dei valori dell’acqua
Avere una piscina significa anche accollarsi una lista di cose da fare a livello quotidiano, settimanale, mensile e annuale. I test settimanali sono una delle cose più importanti perchè possono darti dei segnali di piccoli squilibri che, se trattati in tempo, possono evitare di diventare problematiche più complesse.
Soluzione
Testa i valori dell’acqua una volta a settimana con test in strisce o liquidi.