Si amplia il paronara di normative riguardanti le piscine private con una nuova norma tecnica europea che assume valenza anche e livello nazionale: la UNI EN 16582.
L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione ha pubblicato, nell’aprile 2015, un aggiornamento della UNI 10637 “Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione, e trattamento chimico dell’acqua di psicina” mentre il Comitato Europeo di Normazione* ha licenziato la EN 16582 (parti 1, 2, 3) riguardanti i “requisiti generali e specifici per vasche interrate e fuoriterra, inclusi i metodi di sicurezza e di prova per piscine di utilizzo domestico (tipologia D)” e la EN 16716 (parti 1, 2, 3) riguardante i “sistemi idrici delle piscine di utilizzo domestico”.
A giugno 2016 UNI ha pubblicato la norma tecnica UNI EN 16582.
Questa norma si articola in tre parti:
- UNI EN 16582 – 1: 2015 – piscine domestiche – parte 1: Requisiti generali inclusi i metodi di sicurezza e di prova. Qui la norma specifica i requisiti generali di sicurezza e qualità e i metodi di prova per le piscine domestiche interrate, fuori terra o incassate, inclusa la loro installazione e i mezzi di accesso.
- UNI EN 16582 – 2: 2015 – piscine domestiche – parte 2: Requisiti specifici inclusi i metodi di sicurezza e di prova per piscine interrate. Definisce i requisiti specifici di sicurezza e di qualità e i metodi di prova per le piscine domestiche parzialmente o completamente interrate, integrando i requisiti generali definiti nella UNI EN 16582 – 1.
- UNI EN 16582 – 3: 2015 – piscine domestiche – parte 3: Requisiti specifici inclusi i metodi di sicurezza e di prova per piscine fuori terra. Definisce i requisiti specifici di sicurezza e di qualità e i metodi di prova per le piscine domestiche fuori terra, integrando i requisiti generali definiti nella UNI EN 16582 – 1.
Nel dettaglio:
UNI EN 16582-1: 2015
A chi si rivolge? La norma è di interesse di costruttori, installatori, rivenditori, produttori, fornitori e distributori.
Cosa tratta? indica i requisiti applicabili per la tutela del consumatore, gli argomenti trattati, con particolare attenzione agli aspetti ambientali, riguardano:
- I requisiti di sicurezza e prestazione del prodotto, di sicurezza nella costruzione e istallazione e di utilizzo sicuro (incluse informazioni e segnaletiche).
- I requisiti che tutti i materiali, gli impianti e i sistemi di circolazione dell’acqua devono soddisfare per erogare adeguati servizi ai fruitori dell’impianto piscina. È inoltre indicato che le prove di idoneità di ogni materiale utilizzato dovranno essere svolte dai produttori.
- La progettazione e il sistema costruttivo degli impianti, con riferimento alla compatibilità dei materiali con l’acqua trattata di piscina.
- L’attenzione particolare richiesta nella scelta dei materiali, che possono venire compromessi da processi di corrosione e che devono quindi essere opportunemente trattati e sottoposti a idonei collaudi riconducibili alle norme EN ISO, da eseguire a carico dei costruttori.
- L’attenzione posta al rischio di infortunio che può veirficarsi nel corso dell’utilizzo di una psicina a causa di progettazioni inidonee o cedimenti di parti fisse accessibili all’utenza e al personale.
- L’attenzione posta sul rischio di possibili intrappolamenti di diverse parti del corpo all’interno della struttura della piscina.
- L’attenzione posta sul rischio di annegamento per i bambini (specialmente se di età inferiore ai 5 anni), sia durante il periodo di balneazione, sia in altri momenti di fruizione dell’impianto.
- Accesso e uscita alla piscina, che devono essere assicurati da strumenti idonei che soddisfano i requisiti minimi di materiali e sicurezza per l’utilizzo. Tratta inoltre della minimizzazione del rischio di scivolamento, per cui è necessario adottare segnaletiche comprensibili agli utenti.
- I punti di supporto da incasso, i punti di appoggio sopraelevati e la loro tipologia, e la sicurezza delle superfici: tutti i materiali costruttivi e di rivestimento devono consentire un’agevole manutenzione che sarà da esplicitare nel manuale di istruzioni.
- I segnali di sicurezza, le istruzioni comportamentali e il contrassegno di sicurezza che devono essere visibili e consultabili.
Gli allegati a questa parte contengono ulteriori chirificazioni, esempi e indicazioni aggiungive.
UNI EN 16582-2: 2015 e UNI EN 16582-3: 2015
Queste parti della norma specificano i requisiti di sicurezza e qualità e i metodi di prova per le piscine private completamente interrate (parte 2) e fuori terra (parte 3), con profondità d’acqua non inferiore ai 400mm, e ai loro mezzi di accesso.
Il testo normativo precisa che si devono prendere in considerazione tutte le componenti progettuali della piscina, in particolare rivestimenti e mezzi impermeabilizzanti o di tenuta strutturale.
Stessa considerazione vale per i requisiti prestazionali di resistenza meccanica delle strutture prefabbricate, delle coperture in poliestere, delle strutture in cemento armato e in muratura.
Conclusioni
Il Gruppo GL11 dell’UNI , per verificare la compatibilità tra le due norme, ha avviato un’analisi di confronto dei due provvedimenti normativi. La decisione è stata quella di garantire l’efficacia della norma UNI 10637 per le piscine pubbliche sugli aspetti igienico sanitari delle piscine ad uso natatorio e di eliminarne l’applicazione per quanto riguarda i temi inerenti le piscine private (tipologia D), lasciando alla norma europea UNI EN 16582 la loro diretta competenza.
* Comitato Europeo di Normazione: organismo extra legislativo che ha il compito di produrre norme tecniche che hanno validità per gli stati aderenti alla CEE. Lavora in collaborazione con i vari Enti istituiti a livello nazionale.
buongiorno, potreste aiutarmi a chiarire una cosa… Vorrei costruire una piscina per la mia casa vacanza.
Non sono sicura sulla massima profondita della piscina ? senza bagnino…?
Grazie
Buongiorno Veronika. In genere le piscine presenti nelle case vacanza sono assimilate alle piscine ad uso pubblico. Queste sono regolamentate a livello regionale quindi le consiglio di chiedere maggiori dettagli al suo Comune, soprattutto se si tratta diuna nuova costruzione.
HO UN APPARTAMENTO AL PIANO TERRA FACENTE PARTE DI UN VILLINO SU TRE PIANI (PRIMO E SECONDO NON MI APPARTENGONO) CON GIARDINO.
LA NOSTRA PORZIONE DI GIARDINO E’ DIVISA SOLO CATASTALMENTE DALL’ALTRA ED E’ DOTATO DI UNA PISCINA INTERRATA DI NOSTRA ESCLUSIVA PROPRIETA’.
POICHE’, FISICAMENTE, LE DUE PORZIONI DI GIARDINO RISULTANO ACCESSIBILI FRA LORO, IN QUANTO DELIMITATE SOLO DA UN VIALETTO COMUNE, ATTUALMENTE L’AREA PISCINA SAREBBE FACILMENTE ACCESSIBILE ANCHE DALL’ALTRO GIARDINO.
LA NOSTRA CASA (PT) E’ DA POCO DISABITATA.
NELL’ATTESA DI VENDERE L’IMMOBILE, ABBIAMO QUALCHE OBBLIGO DI SEGNALETICA PER EVITARE INCIDENTI, VISTO CHE LA VASCA è ATTUALMENTE VUOTA?
SONO SUFFICIENTI DEI PALETTI SEGNALETICI CON CATENELLE E CARTELLI DI AVVISO PERICOLO?
Buongiorno Elisa. Ho una piscina fuori terra che uso con la mia famiglia. Occasionalmente affitto la mia casa
ad un’unica famiglia compresa la piscina e tutte le altre comodità( barbecue,terrazza,solarium ecc.). Il comune
dopo un controllo della Regione(!?!?!) mi ha comminato una sanzione di E. 1500 come per chi ha una piscina pubblica dove ruotano gli utenti. Dovrei presentare un ricorso ma non ho idea di come impostarlo. Potresti darmi qualche suggerimento? Grazie infinite .SERGIO