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Piscina condominiale: regolamento, sicurezza e responsabilità

Abitare un complesso dotato di piscina condominiale è una fortuna per vari motivi. Prima di tutto ti offre la possibilità di utilizzare una piscina quasi privata nella comodità di casa, senza doverti occupare direttamente della manutenzione e potendone suddividere i costi. In secondo luogo attribuisce un grande valore alla tua abitazione.

Sia nel caso che il condominio ne sia già dotato o nell’ottica di una costruzione o di una ristrutturazione è indubbio che una piscina rappresenta un grande valore aggiunto. Considerando però che si tratta di una proprietà condivisa, ci sono diversi aspetti che possono creare confusione. Chi è responsabile dell’impianto? Ci sono restrizioni nell’utilizzo della piscina condominiale? Va rispettato un regolamento? Oggi proveremo a rispondere a tutte queste domande.

Chi è il responsabile della piscina condominiale?

Il responsabile della struttura designato è, normalmente, l’amministratore di condominio che deve supervisionare il funzionamento della struttura. In sua mancanza saranno i proprietari ad assumerne la titolarità.

Quali sono i compiti del responsabile della piscina condominiale?

  • redigere un piano di controllo dell’impianto
  • nominare un addetto per la gestione della piscina
  • assicurare il corretto funzionamento della struttura e dei requisiti igienico-ambientali previsti dalle norme

Regolamento e sicurezza dell’impianto

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Il regolamento di utilizzo della piscina condominiale deve essere stilato internamente, data la quasi totale assenza di norme specifiche a livello di pubblica amministrazione.
Su questo punto potrebbero concentrarsi i problemi maggiori (come spesso accade nei condomini): bisogna infatti discutere sugli aspetti di sicurezza, igiene, manutenzione e possibilità di utilizzo della struttura da parte di esterni.

A questo proposito una buona norma generale prevederebbe che chi usufruisce della piscina non debba impedire il medesimo usufrutto ad altri, ad esempio invitando un numero eccessivo di persone esterne che occupano gran parte dello spazio. Sulla questione degli ospiti è difficile porre paletti assoluti ma è indispensabile tenere fermo il punto per cui tutti gli aventi diritto possano usufruire liberamente della struttura.

Sarebbe infine opportuno discutere gli orari di utilizzo dell’impianto e la necessità di assumere un bagnino o un custode, per evitare incidenti in acqua o danneggiamenti alla struttura stessa.

È obbligatorio avere un servizio di assistenza bagnanti?

L’obbligo vi è per gli impianti con profondità superiore a 1,40 metri e un volume totale superiore a 300 m³ d’acqua.

Riguardo alla sicurezza non viene specificato dalla legge l’obbligo del bagnino, ma è chiaramente una soluzione preferibile per garantire maggiore serenità agli utilizzatori (la figura del bagnino potrebbe anche essere interna). In ogni caso è sempre meglio informarsi preventivamente presso le amministrazioni locali per valutare particolari normative vigenti.
Ogni altra regola di buon senso va specificata con una chiara segnaletica in loco: non correre a bordo piscina, non tuffarsi, etc.
È importante anche dotare la struttura di basilari dispositivi di sicurezza (come kit medici e salvagente) e valutare l’installazione di una copertura di sicurezza.

Facciamo presente che, per la legge, la piscina costituisce, anche nei periodi in cui non è operativa, “un’entità costituente fonte di pericolo, derivante soprattutto dalla presenza di acqua, in relazione alle possibilità di caduta accidentale e di incongrue iniziative da parte degli utenti della struttura. Pure tale rischio deve essere cautelato in modo appropriato […]. In linea generale […] pare ragionevole che l’esercente della struttura delimiti l’area con transenne, barriere o apparati equivalenti che inibiscano l’accesso alla vasca e rendano chiaro, esplicitamente o implicitamente, che la struttura non è in esercizio e ne vietino, quindi, l’uso.”

Igiene in vasca

Riguardo l’igiene, una piscina condominiale è assimilabile ad una piscina pubblica: nell’acqua va mantenuto sempre il corretto livello di cloro, la pulizia della vasca va eseguita con cadenza almeno settimanale. I bagnanti dovrebbero essere tenuti fare una doccia prima dell’ingresso ed eventualmente a indossare una cuffia. Tutti questi accorgimenti vanno naturalmente segnalati in modo chiaro nei pressi della piscina stessa.

Ripartizione delle spese

Su questo aspetto non ci sono dubbi: se la piscina è posizionata in un’area comune e non esistono limitazioni all’accesso, le spese di gestione e manutenzione devono essere ripartite tra tutti i condomini in base ai rispettivi millesimi di proprietà.

costi manutenzione piscina

Costruzione di una piscina condominiale

E se la piscina non c’è ma vorresti, insieme ai tuoi vicini, costruirne una da zero? I condomini possono decidere liberamente di installare una piscina negli spazi comuni. La decisione può essere discussa in assemblea condominiale e approvata “con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell’edificio” (art. 1136, quinto comma, c.c.).

A seconda della tipologia di struttura scelta serviranno poi i permessi e le autorizzazioni a costruire. Puoi approfondire l’argomento leggendo la guida definitiva a normative e permessi per piscine interrate.

A proposito di Marcello C.

Ciao, sono Marcello! Da anni mi occupo del mondo delle piscine interrate, con una particolare attenzione agli aspetti tecnici e burocratici che le riguardano. Permessi, normative, tasse e iter amministrativi possono sembrare complicati, ma è proprio qui che entro in gioco io. Grazie alla mia esperienza, aiuto i proprietari di piscine a navigare tra le varie pratiche e a fare scelte consapevoli, per avere un impianto sicuro e in regola sotto ogni punto di vista. Su BlogPiscine, mi piace condividere tutto ciò che c'è da sapere su questi aspetti, spesso sottovalutati ma fondamentali per chi desidera installare una piscina interrata. Se stai pensando di costruire la tua piscina o vuoi chiarimenti su permessi e regolamenti, non perderti i miei articoli su questo blog: sono qui per semplificare il percorso e darti tutte le informazioni necessarie per realizzare il tuo progetto senza intoppi!

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6 commenti

  1. Alberto braciolanti

    non è vero che sia obbligatorio un assistente bagnante per piscine con +300m3 o +m1.40. La legge dice in tal caso è obbligatorio prevedere l’assistenza ai bagnanti e come ci ha detto il responsabile della regione lombardia tale obiettivo si può ottenere in molti modi come specificato nel chiarimento del 4/4/2007 che se vuole le giro come anche la risposta del funzionario regione lombardia.
    saluti

    • Buongiorno Alberto, come può leggere nell’articolo infatti scriviamo: “non viene specificato dalla legge l’obbligo del bagnino” e, soprattutto, “è sempre meglio informarsi preventivamente presso le amministrazioni locali per valutare particolari normative vigenti.”

    • Maria Grazia Laini

      buongiorno, in merito a quanto asserito dal sig, Alberto Braciolanti, se possibile, vorrei avere i riferimenti normativi di regione lombardia, il chiarimento del 4/4/2007 e la risposta del funzionario di regione lombardia. Ringrazio della cortesia

    • Buongiorno per gentilezza potete dirmi qualcosa sull’eventuale obbligo di sostituzione e totale dell’acqua contenuta nella piscina ad inizio stagione?Trattasi di piscina condominiale do cir a 50 mq.Grazie per l’attenzione

  2. Buongiorno,
    vorrei sapere se ci sono limiti previsti dalla normativa sulla quantità di utenti ammessi a frequentare simultaneamente una piscina condominiale (ad esempio in base alle dimensioni della piscina o dei servizi annessi)
    Grazie

  3. Salve, vorrei una spiegazione in merito ad una piscina condominiale. la faccio breve e’ un parco con case vacanze (circa 10) il resto dei condomini non sopporta essendo residenti la presenza di ospiti pertanto si sono inventati dei lavori urgenti e improcrastinabili da eseguire .tutto questo a fine maggio apertura prevista fine giugno
    E’ stata richiesta una perizi tecnica per la valutazione della balneabilita’ chiedo chi e’ professionalmente deputato a farla ? deve rilasciare una perizia firmata con assunzione di responsabilita?possiamo noi esercenti di attivita vacaziera nominare un nostro perito di parte ? possiamo chiedere il risarcimento avendo sempre pagato le quote condominiali delll’anno in corso’?e non potendo usufruire del bene per la stagione estiva grazie mille per la eventuale risposta

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